martedì 5 marzo 2013

Giusto perchè rimanga negli annali..

Purtroppo la ricerca di mobili disponibili nell'immediatezza porta pochi risultati quindi non ci resta che tornare all'Ikea e approfittare del suo prendi e porta a casa. Detto fatto, sabato noleggiamo un van che troviamo disponibile solo dalle 15 in poi e quindi arriviamo all'Ikea circa alle 17. Armati di lista, visioniamo quello che abbiamo intenzione di comprare prendendo nota dello scaffale per il ritiro ( conoscete tutti la trafila..), ci fermiamo a mangiare giusto una cosina veloce, forse perdiamo quei venti minuti sulle poltrone e finalmente esausti e fantozziani alle 21 passate ci presentiamo alle casse con quattro carrelli strapieni ed un visibile esaurimento fisico e mentale. Felici. Ce l'abbiamo fatta. La cassiera inizia il conteggio, nota la mancanza di una parte del tavolo ( cartone 1+2) e quindi la sottoscritta va con un quinto ( QUINTO!!) carrello a prenderlo ignara del peso e ritrovandosi così per terra nel cercare di spingerlo sul mezzo poco collaborativo.
Grondata ma soddisfatta corro di nuovo alle casse e vi trovo un Andrea totalmente in panico: la nostra carta di debito americana (bancomat) non funziona.. o meglio funziona ma ha un limite giornaliero e noi lo superiamo abbondantemente.. proviamo quelle italiane ma non le prende, la credit card americana deve ancora arrivarci e quindi proponiamo un assegno ma IKEA NON ACCETTA ASSEGNI.......... Avete presente quando il vostro soppracciglio inizia ad alzarsi prendendo posizione vicino all'attaccatura dei capelli, un calore causato dall'ebollizione del sangue si concentra sul viso dipingendolo di rosso e la vena al collo inizia visibilmente a vibrare a ritmo tacchicardico? ecco quadruplicate il tutto e ci avete preso...........

sconforto, incredulità, sgomento.. io indecisa se piangere sbattendo la testa al muro o scappare con tutto e che qualcuno provi a fermarmi, Andrea a turno guarda stupefatto me, il portafoglio e la cassiera serafica che ci sorride per nulla scomposta dalla tragedia che si sta consumando davanti ai suoi occhi. Lui mi guarda e mi dice "salviamo il letto.. quello ce lo portiamo via!" e inizia a spostare freneticamente i pacchi da un carello all'altro lasciando indietro praticamente tutto. Io riesco solo ad eseguire i suoi ordini continuando a ripetere "noncicredononcicredononcicredo"come un mantra per calmarmi ma vi assicuro che non funziona. In silenzio mettiamo quel misero bottino nel furgoncino, saliamo in auto, fissiamo il parcheggio desolato per due minuti buoni, poi ci guardiamo e scoppiamo a ridere, istericamente ma ridiamo.

A mezzanotte trasferiamo in punta di piedi il magro malloppo nella sweet home, scambiamo il furgoncino con la nostra auto e alla una siamo a letto con lo stesso tacito pensiero.. lì non ci metteremo più piede per almeno un anno.


10 commenti :

  1. it's impossible....

    RispondiElimina
  2. aggiungici il tempo perso perche' non ci accettavano la patente!!!

    RispondiElimina
  3. Oh cavolicchio che giornata :-((((((

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sì, Rita.. una delle più disastrose!! ma prendiamola sul ridere! ;)

      Elimina
  4. Noi molte cose le abbiamo ordinate online!!!!!!!

    RispondiElimina
  5. Gre... se tornate all'Ikea: per l'amor del cielo non mangiate la torta!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mauro.. Indovina cosa ci siamo gustati dopo il panino?!!!?!! :(

      Elimina
  6. Chissà che dormita, quella notte...
    :-)

    d.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...